Fu nel 1961, in seguito alla prima operazione di cervello diviso sul paziente W.J., che si iniziò ad ipotizzare che la parte destra e sinistra del cervello facessero cose diverse.
Da allora lo studio della “lateralizzazione cerebrale” è diventata oggetto di numerose ricerche delle scienze comportamentali e mediche portando a scoperte interessanti anche quando si parla di valutazione e riabilitazione neuropsicologica. Infatti, in seguito ad un evento come un ictus o un trauma cranico, è possibile che solo la parte destra o sinistra del cervello venga colpita, determinando differenze importanti sul comportamento.
Tralasciando i dati tecnici sulle differenze anatomiche dei due emisferi (che comunque esistono) e le differenze più fini, proviamo ad analizzare di cosa si occupa principalmente ciascun emisfero!
EMISFERO SINISTRO
Il lato sinistro del cervello viene definito anche “dominante” in quanto nel 96% degli esseri umani il linguaggio viene elaborato proprio qui. Dunque, quasi sicuramente, un danno in questa parte del cervello andrà a provocare danni alla capacità di esprimersi e comprendere il linguaggio, generando il disturbo neuropsicologico deniminato “Afasia”.
Una lesione all’emisfero sinistro sembra inoltre produrre effetti anche sulle emozioni, portando a reazioni più catastrofiche.
EMISFERO DESTRO
In generale, una lesione al lato destro del cervello molto probabilmente provocherà danni al sistema visuo-spaziale. Il disturbo neuropsicologico forse più indagato e più spesso presente in caso di lesione destra è la "Negligenza Spaziale Unilaterale" o "Neglect": in parole molto semplici, il paziente non riesce a prestare attenzione alla parte sinistra dello spazio, dimenticando di guardare a sinistra, di infilare la manica sinistra della camicia o di mangiare la parte sinistra del piatto.
Una mansione meno nota dell’emisfero destro è quella di essere responsabile dell’espressione delle emozioni: un danno destro può infatti compromettere l’abilità di esprimere e comprendere le emozioni con l’espressione del volto o con l’intonazione della voce.